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I tumori dell’orofaringe ed il virus HPV (Human Papilloma Virus)

Già parecchi anni fa i chirurghi Otorinolaringoiatri si erano accorti che tra i pazienti affetti da neoplasie maligne (tipicamente con un’età superiore ai 60 anni, fumatori e bevitori) vi fosse un gruppo ristretto di pazienti giovani e spesso non fumatori e non bevitori.

Le successive ricerche hanno scoperto e dimostrato la presenza all’interno dei tumori di questo secondo gruppo del virus HPV (Human Papilloma Virus).
Negli ultimi anni è stata però effettuata una propaganda spesso allarmistica ed il messaggio sbagliato che spesso viene percepito dai pazienti è che il virus HPV causa il tumore e che essendo un virus a trasmissione sessuale vuol dire che particolari abitudini sessuali causano il cancro dell’orofaringe.
I media partendo da un fondo di verità hanno stravolto la realtà facendo parecchio terrorismo.

Vediamo di fare un po’ di chiarezza:
-il virus HPV è un virus ubiquitario ossia tende a coinvolgere una grandissima parte della popolazione: circa 2/3 delle persone vengono infettate dal virus nel corso della vita.
-solo in pochi casi il virus si integra nelle cellule delle mucose.
-solo pochi tipi (istotipi) di virus hanno il potenziale di far degenerare le cellule in un tumore maligno.
-l’HPV è solo uno dei fattori di rischio dei carcinomi dell’orofaringe. Gli altri sono il fumo di sigaretta e l’abuso di alcol.
-l’HPV si trasmette prevalentemente per via sessuale ma non esclusivamente.
-i rapporti sessuali fanno parte della normale vita di un adulto.

Da queste informazioni spero che stiate iniziando a meglio capire quale sia la reale situazione: l’HPV è solo uno dei fattori di rischio, infetta una quantità enorme di soggetti ma solo in pochi (per sfortuna) viene incluso nelle cellule delle mucose e solo in pochi (ulteriore sfortuna) è un tipo di virus che può innescare una degenerazione maligna.
Se è probabilmente vero che non avere rapporti sessuali abbatta il rischio di avere carcinomi HPV correlati è anche vero che la maggior parte dei pazienti affetti da tale patologia ha una sessualità normale.

Quindi per i tumori HPV-correlati nei pazienti non fumatori e non bevitori si può parlare più di sfortuna che di anomala sessualità.
Questo discorso non si può invece fare per i tumori dell’orofaringe (e di tutto il testa-collo) non HPV-correlati nei pazienti fumatori e che abusino di alcol: questi due fattori sono quasi indispensabili per sviluppare un tumore.

Vi sono altri due fattori che ridimensionano la gravità dei tumori maligni dell’orofaringe HPV-correlati: la prognosi ed il ruolo del vaccino.
Questo tipo di tumore tende ad avere una prognosi sensibilmente migliore (é più facile da curare) rispetto allo stesso tumore (per istologico, dimensione, stadio) non HPV-correlato indipendentemente dalla terapia che si decide di effettuare (sia intervento chirurgico che chemio-radioterapia). Ovviamente è pur sempre un tumore maligno e quindi va inquadrato da personale medico esperto e trattato con tutte le accortezze necessarie.
Da alcuni anni è iniziata un’importante campagna di vaccinazione contro l’HPV sulle donne con l’obiettivo di abbattere l’incidenza dei carcinomi della cervice uterina. Il vaccino copre anche alcuni istotipi che hanno un alto rischio di provocare tumori dell’orofaringe e quindi ci si aspetta nei prossimi anni una riduzione anche dei tumori dell’orofaringe grazie alla vaccinazione.