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Perforazione settale

Il setto nasale riveste due importanti proprietà: la prima è quella di dividere le due fosse nasali ottimizzando il passaggio dell’aria, la seconda è quella di sostenere la punta del naso.

Il setto nasale si può perforare per numerose cause provocando svariati sintomi che possono essere di differente gravità sulla base della dimensione, della forma e della posizione della perforazione. Questa patologia può causare ostruzione respiratoria nasale, frequenti epistassi, formazione di abbondanti croste, può favorire la formazione di rinosinusiti, si possono avere fischi durante la respirazione nasale, percezione di cattivi odori (cacosmia) e, raramente, la caduta della punta del naso.

Può essere causata da procedure mediche/chirurgiche (causticazione di epistassi, interventi nasali), traumi, abuso di droghe per via nasale (cocaina), ascessi settali (secondari ad ematomi), infezioni (difterite, leishmaniosi, lebbra, sifilide e tubercolosi), esposizione a fumi di cromo, ad acidi e fosforo, patologie autoimmuni (granulomatosi con poliangite), a
disturbi trofici (ulcera idiopatica di Hajek), neoplasie maligne.

E’ sempre molto importante identificare la causa in modo da permettere una corretta terapia.
La terapia medica non consente la riparazione della perforazione ma permette un netto miglioramento dei sintomi soprattutto in caso di patologie autoimmuni.
Esistono numerose tecniche chirurgiche che permettono di chiudere una perforazione, prima di effettuare le quali è assolutamente indispensabile interrompere l’assunzione di cocaina pena un complesso decorso postoperatorio senza risolvere il problema.

Ampia perforazione del setto nasale in visione dalla fossa nasale destra