Molti tumori del distretto testa-collo sono caratterizzati da una precoce diffusione alle strutture linfatiche. Alcune cellule maligne possono muoversi attraverso i vasi linfatici ed accumularsi all’interno di un linfonodo, dove possono accrescersi e dare una reazione infiammatoria/infettiva del linfonodo che aumenterà il proprio volume e si parlerà quindi di linfoadenopatia.
Alcuni tumori maligni delle mucose delle alte vie aeree possono rimanere asintomatici e manifestarsi solo per le comparsa di adenopatie anche di dimensioni elevate.
Ogni linfonodo di dimensioni aumentate, al di fuori di un chiaro contesto infettivo/infiammatorio, merita infatti una valutazione specialistica ORL con esame fibroscopico.
Talvolta alche un esame estrememente meticoloso non permette di identificare la lesione iniziale. Sarà quindi necessario effettuare uno studio ecografico del collo con esame ago-aspirato dell’adenopatia. Nel caso l’esame citologico dimostri la presenza di cellule maligne, in assenza di un tumore primitivo, si parlerà quindi di metastasi linfonodali da focus occulto.
E’ assai poco probabile che un tumore maligno epiteliale (carcinoma) posso originare dallo stesso linfonodo o da una cisti brachiale è quindi sempre necessario utilizzare tutti i mezzi disponibili per cercare un tumore localizzato nelle mucose delle alte vie aereo-digestive: verrà ripetuto l’esame fibroscopico e ci si potrà avvalere di TC/RMN, eventualmente anche della PET.
Nonostante la massima accuratezza delle valutazioni cliniche e strumentali, rimane una piccola quota di pazienti nei quali non si riesce ad identificare il tumore iniziale, questi pazienti verranno sottoposti ad un corretto protocollo con ausilio di radio e chemioterapia.