Sono molto frequenti, possono essere isolate o associate ad altre fratture craniche.
Si distinguono in composte e scomposte, le prime non necessitano di trattamento, possono interessare le ossa nasali e/o il setto.
Si possono classificare in fratture da traumi laterali e frontali.
In quelle da traumi laterali possono essere interessati 3 piani in funzione della cinetica crescente:
I piano: ossa nasali omolaterali con evidente affossamento;
II piano: setto nasale ed ossa nasali controlaterali;
III piano: frattura del processo frontale delle mascella e dell’osso lacrimale con possibile frammentazione e danni dell’apparato lacrimale.
Anche nei traumi frontali si riconoscono 3 piani:
I piano: punta del naso, spesso con avulsione delle cartilagini superiori;
II piano: spina nasale, dorso e setto, con schiacciamento della piramide e deviazione settale;
III piano: esteso all’orbita o alle ossa craniche.
Forme particolari di fratture: a libro aperto, a cannocchiale, a legno verde (tipiche dei bambini), comminute
Le fratture scomposte delle ossa nasali rappresentano nella maggior parte dei casi un problema esclusivamente estetico e solo raramente possono compromettere la respirazione nasale. E’ comunque necessaria una valutazione specialistica per escludere ematomi del setto nasale e per valutare il miglior trattamento.
E’ possibile ridurre le fratture nasali per cercare di riallineare i segmenti fratturati. La procedura viene comunemente eseguita in sala operatoria in sedazione