CASO CLINICO
Le immagini documentano il caso di un paziente di 47 anni, in buona salute, giunto presso il pronto soccorso del Niguarda di Milano per febbre, disfonia e dispnea da pochi giorni, con andamento ingravescente, sintomatologia associata a dolore del collo sul versante sinistro. La valutazione ORL con fibroscopia riscontrava un importante edema della laringe, bilateralmente, con spazio respiratorio scarso. Si richiedeva una TC urgente con mezzo di contrasto da cui sono estratte le immagini allegate e che dimostravano la presenza di un laringopiocele misto sinistro.
Data la marcata sintomatologia con spazio respiratorio critico, non responsiva alla terapia antibiotica iniziata al domicilio, il paziente veniva portato in sala operatoria d’urgenza e intubato con broncoscopio. Si procedeva ad un tentativo di apertura del laringopiocele per via endoscopica, infruttuoso a causa del marcato edema che non consentiva di accedere alla cavità ascessuale. Si procedeva ad una cervicotomia sinistra, identificando il laringopiocele, veniva prelevato del pus. Il laringopiocele veniva seguito fino alla sua porzione mediale rispetto allo scudo tiroide. Si asportava il laringopiocele.
Veniva impostata terapia antibiotica endovenosa. Dopo l’intervento si è osservato un rapido miglioramento del quadro clinico che ha consentito l’estubazione della paziente dopo 24 ore e la dimissione dopo pochi giorni.
IL LARINOCELE E IL LARINGOPIOCELE
Il laringocele è una dilatazione del ventricolo di Morgagni laringeo, che può essere pieno d’aria o di secrezioni. È una condizione rara che coinvolge circa una persona ogni 2.500.000 all’anno e si sviluppano più frequentemente in persone nella 6° decade di vita, sono solitamente unilaterali (87%).
I laringoceli sono attualmente classificati come misti o interni. Il precedente sistema di classificazione in laringoceli interni, esterni e misti è stato abbandonato perché i laringoceli puramente esterni non possono esistere originando dal ventricolo della laringe e quindi medialmente allo scudo tiroideo. Un laringocele interno è confinato alla laringe all’interno dello scudo tioideo, estendendosi nella regione paraglottica e alla piega ariepiglottica. Un laringocele misto si estende verso l’alto e protrude nel collo attraverso la membrana tiroioidea.
Due terzi dei laringoceli sono interni e un terzo misti. I fattori che aumentano la pressione intralaringea, come la tosse, lo sforzo e il suonare strumenti a fiato, si dice favoriscano lo sviluppo dei laringoceli. Presumibilmente, il graduale indebolimento dei tessuti laringei durante l’invecchiamento contribuisce. Il laringocele è un rischio professionale per i soffiatori di vetro professionisti e i suonatori di strumenti a fiato. Neoplasie laringee possono chiudere il ventricolo del Morgagni innescando un meccanismo a valvola che può favori la formazione di laringoceli.
Molti laringoceli vengono scoperti incidentalmente quando vengono eseguite TC del collo o esami endolaringei. In altri casi possono causare: raucedine, tosse e la sensazione di un corpo estraneo in gola. I pazienti con un laringocele misto possono presentare una tumefazione cervicale soffice appena al di sotto dell’osso ioide.
Nel caso di infezione delle secrezioni presenti nel laringocele si parla di laringopiocele. Saranno presenti sintomi più marcati, dolore, febbre, con rapida evoluzione anche verso la dispnea con stridore e rischio di insufficienza respiratoria.
La diagnosi viene fatta mediante valutazione endoscopica e TC/RM del collo.